Anche se restare a letto alle volte è meglio, oggi mi son tirato su nel pieno della notte per vedere il secondo match tra Deontay Wilder e Tyson Fury, valido per la cintura dei pesi massimi WBC.
Deontay Wilder, gigante e longilineo nero dell’Alabama, brutto da vedere, tecnicamente di poco superiore ad uno scozzese che partecipa ad una rissa in un pub, ma capace con il suo diretto destro di mandare a nanna davvero chiunque.
Tyson Fury, uno sgraziato gigante che supera abbontantemente i 2 metri, inglese, dal sangue gitano e irlandese, la cui tecnica è di gran lunga superiore alla sua potenza.
Nel loro primo incontro, conclusosi ai punti con un pareggio, la superiorità tecnica di Fury era stata bilanciata da Wilder con un solo diretto destro, con il quale aveva spedito a tappeto l’inglese.
Tutti (me compreso) pensavamo ad una vittoria di Wilder nel suo stile: prenderà colpi per tutto il match, verrà surclassato tecnicamente poi… Boom!
Diretto destro a segno, avversario che non ricorda più neanche il nome di sua madre, Wilder alzerà le braccia confermandosi ancora una volta campione.
Ma lo sport, così come la vita, è bello perché quasi sempre imprevedibile.
Fury non solo atterra 4 volte Wilder colpendolo in maniera significativa per tutto il match, ma vince persino l’incontro per KO, laureandosi nuovo campione del mondo.
Nei mesi che hanno preceduto l’incontro guardavo Fury sui social allenarsi come mai aveva fatto, studiando tecniche precise per disinnescare le bombe in pieno viso di Wilder.
Il mio cuore spera di rivedere Fury con la cintura, ma la mia testa continua a ripetermi che al nero dell’Alabama sarebbe bastata una frazione di secondo, un attimo di distrazione per fulminare il gigante inglese.
Invece non è successo.
La preparazione, lo studio e la determinazione vincono sulla potenza pura.
Ricordi il famosissimo spot Pirelli con Ronaldo (il Fenomeno) e Carl Lewis cosa diceva?
La potenza è nulla senza controllo.
Negli attimi successivi all’incontro, mentre guardavo Fury tenere le mani al cielo, mi è tornato in mente il senso di questo spot.
Esprime in maniera perfetta un concetto che va oltre il mondo sportivo, oltre il circus mediatico e oltre la pura boxe.
Supera lo schermo televisivo e si insinua nelle nostre giornate.
Preparar sé stessi per raggiungere un obiettivo, migliorare la propria competenza in un settore specifico ma soprattutto non fermarsi mai nella preparazione…
Anche quando i tuoi avversari sembrano tecnicamente inferiori, sono le uniche cose che ti consentiranno di vincere.
è questo il motivo per cui non devi mai fermarti alla prima cosa che vedi.
Per quanto essa possa sembrarti buona e vincente, non è detto che lo sia nel lungo periodo.
Per esempio, se stai ristrutturando casa e leggere articoli che sembrano tanto dei giganteschi spottoni aziendali non ti sembra il miglior modo per non farsi fregare, devi assolutamente leggere:
Ristrutturare Casa nel 2020: La Guida Definitiva
Un abbraccio, Pasquale